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MERCATO IMMOBILIARE IN PROVINCIA DI NOVARA

1° TRIMESTRE 2020

08/04/2020 Autore: Franco Rossi

Era un numero di scambi in continua crescita quello legato al panorama delle compravendita ad uso residenziale in Provincia di Novara. A seconda delle zone, certo, ci sono anche sensibili differenze, ma nessuna è in negativo rispetto alla media 2013 – 2018. A partire dal 2013, quando si toccò il punto più basso di transazioni (NTN 2355), il 2019 dovrebbe chiudersi (il dato non è ancora disponibile) ad una quota superiore a 4.000 NTN, quindi rispetto a soli sei anni fa con un incremento del 70%.

Avevamo già scritto che l’incremento degli ultimi due anni andrà certo a ridursi, poiché le aspettative degli scambi provinciali dovrebbero attestarsi in futuro nel range 4.000 – 4.500.

C’era l’aspettativa che una spinta in aiuto della transazioni poteva avvenire se ci sarà un miglior utilizzo delle norme urbanistiche previste sulla rigenerazione urbana, stante la presenza, sia nel capoluogo ma soprattutto nei piccoli paesi di un notevole numero di edifici ormai privi di interesse e quindi di appeal commerciale.

Purtroppo il Covid-19 ha radicalmente cambiato le carte in tavola. Non solo poiché salvo rare eccezioni non si può rogitare, ma soprattutto perché pratiche in itinere sono state differite così come coloro che si stavano approcciando all’acquisto hanno dovuto rinviare appuntamenti. Cosa succederà è presto dirlo, poiché moltissima dipenderà dalle norme che verranno emanate e da come il mercato finanziario risponderà.

Nell’attesa, e non è possibile far altro, un breve riepilogo sulla situazione locale.

La Provincia conta 87 comuni, per un totale di 370.000 abitanti: da sola Novara ne ha 104.300, sei città contano più di 10.000 abitanti (Borgomanero, Trecate, Galliate, Arona, Oleggio e Cameri), ben 67 sono i Comuni sotto i 3.000 residenti, con locali uffici tecnici che spesso posso far fronte solo alla normale amministrazione.

Le quotazioni, in generale, erano in lieve ma costante discesa; nei paesi più piccoli il calo era più marcato. In generale si scontava ancora l’incremento di valori del periodo 2004 – 2008 ma la stabilità dei tassi di interesse dei mutui (a livelli minimi) aveva senz’altro contribuito all’incremento delle transazioni.

Più marcato l’aumento che si era rilevato nell’area del Basso Ovest Ticino (Bellinzago – Cameri – Cerano – Galliate – Romentino – Trecate), dove la logistica ha portato nuove aree produttive e attività commerciali (dunque nuovi posti di lavoro) mentre la vicinanza di Milano, ove invece i prezzi sono aumentati, ha generato lo spostamento di diversi nuclei familiari dalla Lombardia.

Nelle zone turistiche dell’Alto Novarese (in specie Aronese e Vergante) l’aumento delle compravendite era dovuto anche al ritorno dell’acquisto per rinvestimento: c’è molta richiesta di locazioni brevi e quindi interesse per investire sul mattone per tagli piccoli e facilmente gestibili.

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